Il lifting della statua della Madonnina del Duomo di Milano, affidato al restauratore Franco Blumer

Corriere della Sera 25 ottobre 2012

Corriere della Sera 25 ottobre 2012

Corriere della sera 25 ottobre 2012

Il Corriere pubblica, il 25 ottobre 2012, un interessante articolo relativo al lifting della statua della Madonnina, sul Duomo di Milano, affidato allo specialista bergamasco Franco Blumer.
Un lavoro certosino da svolgersi a 108 metri d’altezza, tanto che Blumer dichiara: “Per raggiungere la statua, ogni mattina impiego venti minuti: slalom tra guglie e ponteggi”.
L’operazione di restauro della Madonnina di Milano è un lavoro prestigioso: significa mettere mano, nel vero senso del termine, sul simbolo che da oltre due secoli veglia su Milano e che ne è il simbolo per antonomasia.
Al momento dell’intervento di Franco Blumer, la Madonnina era reduce di un restauro datato 1967 finalizzato a ricostruire in acciaio inossidabile lo scheletro portante visto che il precedente, in ferro, si era ormai quasi completamente corroso.
Spiega Blumer: “Colpa delle condizioni atmosferiche di lassù: vento, sole, pioggia, umidità e fulmini. Tutto nasce dall’opera, in corso da un paio d’anni, di restauro della guglia maggiore, intorno alla quale sono stati montati ponteggi straordinari per tecnologia: per far sì che non poggiassero in nessun punto della guglia si sono mobilitati progettisti da tutto il mondo”.
Quali sono i problemi della Madonnina, secondo il restauratore bergamasco?
“Nascono dalle ossidazioni nei punti più esposti agli agenti atmosferici, ma anche da quelli in rientranza, come i panneggi dell’abito. Senza contare il braccio destro: colpito da un fulmine negli anni Settanta è completamente da ridonare”.
L’intervista completa a Franco Blumer è visibile anche sulla versione online de Il Corriere, a questo indirizzo.