È in corso in questi giorni il restauro completo della Porta Santa, che è stata nella Basilica di San Pietro a Roma dall’Anno Santo 1750 fino al 1949, e sostituita prima del Santo Giubileo del 1950.
Dopo alcuni anni nei magazzini vaticani, è finita nella Tenuta Monterosso del Conte di Acqui Terme, da dove mal custodita perché ingombrante, è stata fatta arrivare a Terno nella nostra chiesa, due anni fa, per interessamento di don Giuseppe. È alta circa 3,70 metri, larga 2,40 e pesante circa 1200 chili.
Si tratta di un lavoro straordinario che non si ferma alla pulizia delle superfici esterne, ma che interviene su parte della struttura e sulla chiodatura delle lastre di rame spesse 1 millimetro che ricoprono la porta di rovere spesso 6 millimetri.
La testa dei chiodi in ferro è fusa in borchie di bronzo, che nascondono i chiodi e abbelliscono con varie cornici in bronzo il lato esterno della porta. Un intervento che necessita della profonda conoscenza dei materiali e delle tecniche tradizionali e moderne per avere risultati positivi.
Il maestro all’opera è l’esperto restauratore Franco Blumer di Bergamo Alta che, dopo aver conseguito il diploma di oreficeria, cesello e incisione al Politecnico del Commercio di Milano nel 1980, si è trasferito a Venezia lavorando per alcuni anni nella bottega del cesellatore-scultore Giancarlo Fecchio, dove accanto alle attività di restauro si sono realizzate importanti opere in argento, bronzo e legno per committenti internazionali.
Dal 1989 Franco Blumer svolge attività autonoma nel suo laboratorio di Bergamo.